I BIOMARKERS
Il glioma è il tumore del sistema nervoso centrale più frequente negli adulti.
In più del 70% dei gliomi a basso grado e in alcuni casi di glioblastoma è possibile identificare mutazioni nei geni IDH (IDH1 e IDH2). Nei pazienti con glioma, la mutazione IDH1 Arg132His (anche nota come R132H) viene utilizzata come marker predittivo, essendo quella più frequente. La mutazione del codone 132 del gene IDH1 è molto frequente anche negli astrocitomi di grado II e III, negli oligodendrogliomi e nei gliobastomi che si sviluppano da queste lesioni a basso grado. Il codone 132 può essere cambiato da Arg a His o più raramente da Arg a Ser. I tumori senza mutazioni in IDH1 hanno spesso mutazioni che colpiscono un amminoacido analogo (Arg172) del gene IDH2.
I tumori con mutazioni in IDH1 e IDH2 hanno caratteristiche genetiche e cliniche peculiari, e i pazienti con questo tipo di tumore hanno un esito migliore rispetto a quelli con i geni IDH wildtype. Tuttavia, la situazione potrebbe essere più complicata dato che in alcuni recenti studi un sottotipo di glioma IDH mutante è stato associato a demetilazione del DNA ed esito infausto, mentre un gruppo di glioma diffuso IDH-wildtype ha mostrato somiglianza molecolare all’astrocitoma pilocitico e una sopravvivenza relativamente favorevole.
Sono stati intrapresi studi clinici sugli inibitori di prima generazione di IDH mutato che hanno mostrato risultati incoraggianti nei pazienti affetti da leucemia mieloide acute con IDH2 mutato (oltre ai gliomi, mutazioni in IDH1 e IDH2 sono state identificate in un’ampia varietà di tumori umani, inclusi leucemia mieloide acuta, colangiocarcinoma intraepatico e condrosarcoma).
Dato che le mutazioni in IDH1 e IDH2 causano un accumulo accentuato del prodotto metabolico 2-idrossiglutarato (2-HG) all’interno del tumore e nelle urine, è stato proposto che il 2-HG possa essere un biomarker utile e non invasivo per stratificare i pazienti con una nuova diagnosi di glioma rispetto alla prognosi e alla presa in carico.
Un altro marker genetico dei gliomi è la co-delezione 1p/19q. È noto che i gliomi con la perdita di eterozigosità (LOH) 1p/19q sono associati ad una sopravvivenza maggiore dei pazienti e ad una maggior sensibilità ai trattamenti rispetto ai tumori senza LOH 1p/19q. È stato recentemente scoperto che la calcificazione alla TC è un semplice e prezioso indicatore preoperatorio di 1p/19q LOH nei tumori cerebrali sopratentoriali che si sospetta siano gliomi di grado II e III.
Durante gli ultimi anni, attraverso gli studi di associazione genome-wide, sono state identificate altre varianti genetiche con un possibile significato clinico in geni nuovi: TERT, EGFR, CCDC26, CDKN2A, CDKN2B, PHLDB1, TP53, e RTEL1.
Numerosi studi clinici sui gliomi sono in corso in tutto il mondo. Alcuni utilizzano anche le nanotecnologie per affrontare il problema della drug delivery. La lista completa è disponibile qui.
Citazioni:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26839018
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26743778
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26722333
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26824661
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26598957
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26749497
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26485760